Nepal, nuova scossa di terremoto: oltre 2000 morti. Un’altra valanga sull’Everest

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Per le strade della Capitale panico e devastazione. Il sisma ha provocato anche una valanga sul campo base del’Everest: 18 alpinisti morti, tra loro il manager di Google Dan Fredinburg

Terremoto in Nepal, migliaia di vittime
Terremoto in Nepal, migliaia di vittime

Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.7 ha colpito il Nepal alle 9.09 ora italiana. L’epicentro e’ stato localizzato a 17 Km a sud di Kodar. Il sisma e’ stato avvertito in tutta l’India settentrionale. “Siamo scappati tutti fuori dall’hotel Annapurna. La gente gridava e il pavimento dondolava come se si fosse sull’acqua”. Questo il messaggio via Whatsapp dell’inviata dell’ANSA a Kathmandu subito dopo la nuova terribile scossa di terremoto in Nepal.APOCALISSE NEPAL, SISMA DEVASTANTE FA MIGLIAIA DI MORTI

Una grande valanga ha colpito nuovamente il campo base sull’Everest alle ore 9.00 italiane. Numerosi elicotteri stanno evacuando un centinaio di persone dal campo base e dal campo 1 e 2, posti a quota più alta. Lo riferisce Pietro Coerezza responsabile della comunicazione dell’associazione EvK2 Cnr. Un enorme blocco di ghiaccio si è staccato cadendo per 800 metri e finendo sull’area del campo base. Immediatamente è stata data disposizione di spostare chiunque fosse nella zona, dal campo base ai campi 1 e 2 più in alto, un centinaio di persone in tutto, ha riferito un tecnico nepalese che lavora nella piramide dell’associazione EvK2 Cnr, Dorje Sherpa, che ha assistito all’ultimo evento di questa mattina. “La maggior parte delle tende al campo base sono distrutte – ha detto il tecnico – la forza del crollo della frana di ghiaccio è stata grande anche a causa dalla caduta contemporanea di alcune rocce”. I feriti e le vittime già ieri sono stati spostati dalla zona nel villaggio di Periche. Non è stato possibile spostarli più a valle a causa del brutto tempo.VALANGHE SULL'EVEREST, STRAGE AL CAMPO BASE, ALMENO 18 MORTI

 

E il bilancio delle vittime del terremoto di ieri ha superato i 2000 morti.Ed è stata una notte di paura a Kathmandu per i sopravvissuti. “Ci sono state diverse scosse di assestamento, una notte orribile. Molte persone hanno dormito nelle loro auto o per strada”, racconta all’ANSA Chris Decker, funzionario dell’Undp in Nepal, che ha passato la notte in macchina con la famiglia, compresi i due figli piccoli.LA RISPOSTA DI OXFAM AL TERREMOTO IN NEPAL


L’Onu lancia l’allarme:
sono circa 6,6 milioni le persone colpite dal sisma secondo l’ufficio dell’Onu a Kathmandu. “Siamo pronti ad assistere il governo del Nepal a rispondere a questa terribile tragedia”, ha detto il coordinatore Jamie McGoldrick.
Il bilancio delle vittime del terremoto di ieri in Nepal ha superato i 2000 morti. Lo riferisce in diretta tv l’inviato del Times of India a Kathamandu.  Ed è stata una notte di paura a Kathmandu per i sopravvissuti. “Ci sono state diverse scosse di assestamento, una notte orribile. Molte persone hanno dormito nelle loro auto o per strada”, racconta all’ANSA Chris Decker, funzionario dell’Undp in Nepal, che ha passato la notte in macchina con la famiglia, compresi i due figli piccoli.

ITALIANI VIVI PER MIRACOLO – “Siamo vivi per miracolo – Lo ha detto all’ANSA una coppia di italiani, Roberto Spiritelli e Marusca Cordini, che ieri sono scampati alla scossa. Abbiamo visto i templi e il palazzo reale di Durbar Square afflosciarsi davanti ai nostri occhi come tasselli di un domino”. I coniugi, che abitano sul Lago di Garda, sono in attesa di trovare un volo per ritornare in Italia. “Eravamo appena arrivati per una vacanza che avevamo da tempo programmato – dicono – adesso non abbiamo più voglia di continuare”. Al momento della prima violenta scossa di terremoto i due erano in compagnia di una guida turistica nepalese ed erano appena usciti dal palazzo della Kumari, la dea bambina, nella storica piazza Durbar. Roberto, che è distributore in Italia per aziende di biscotti, stava scattando una foto al tempio di Shiva quando “ha sentito il pavimento muoversi”. Dopo pochi istanti il tempio era un mucchio di macerie.

L’ULTIMA FOTO DEL TEMPIO PRIMA DEL CROLLO
(di Roberto Spiritelli, da Facebook)10362617_10202835631651334_159114287831836444_n

 

“Questa è l’ ultima foto, adesso non esiste più”, aggiunge, mostrando l’immagine sul suo computer. “Siamo stati investiti da una nuvola di polvere – raccontano con la voce rotta dall’emozione – e istintivamente ci siamo abbracciati tutti e tre. Quando ho rialzato la testa c’erano solo mucchi di macerie e gente che urlava”.

IL TEMPIO DOPO LA SCOSSA
(di Roberto Spiritelli, da Facebook)10433263_10202835642251599_4292139909321980128_n

 

COSA E’ SUCCESSO – Due tremende e fortissime scosse di terremoto,  a distanza di 35 minuti l’una dall’altra hanno colpito alle 11,56 ora locale (erano le 8.11 in Italia) il Nepal, causando oltre 1.800 morti, oltre 4.700 feriti e tanti dispersi, la distruzione di siti archeologici e storici e una valanga sull’Everest che ha travolto il campo base uccidendo almeno 18 persone.

Almeno 250 persone sono state uccise nel crollo della storica torre Dharahara a Kathmandu.   La costruzione di nove piani, alta 63 metri, era affollata di turisti al momento della potente scossa.

“E’ un disastro enorme. Ho aiutato nella ricerca e nel soccorso delle vittime in una vasta area disastrata. Ci sono molti morti, molti altri gravemente feriti. Altri moriranno se un elicottero non arriverà il prima possibile“. E’ il drammatico appello su Twitter di un alpinista romeno, Alex Gavan, che si trova al campo base dell’Everest.

Fra le vittime del terremoto in Nepal anche il manager di Google Dan Fredinburg, responsabile della privacy di Google X e co-fondatore di Google Adventure, una squadra interna a Google che ha trasformato in ‘estremo’ Street View, portandola in posti esotici come il Monte Everest. A confermare la sua morte la sorella, Megan, con questo post su Instagram.

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